giovedì 14 giugno 2018

Noi non vediamo l’universo, ma solo il nostro orizzonte su un (presunto) universo ...



Nonostante spesso mi diverta a giocare con certe improbabili modalità di divulgazione scientifica, non posso non riconoscere come ve ne siano di valide ... ed è proprio da una di esse che traggo una mia personale variazione sul tema. Lo dico a futura memoria.
Vi sarete anche voi posti, sicuramente, in una forma o un'altra, la domanda seguente:
Perché di notte fa buio, nonostante ci siano così tante stelle nell’universo? … Miliardi e miliardi da quel che si dica ... Non dovrebbe tanta luce illuminare le nostre notti? ...

La semplice risposta che spesso venga fornita è riferita alla grande vastità di spazio che separi le stelle ... ma è veramente così? ...




La ragione, si potrebbe anche dire, è che in realtà non ci sono poi così tante stelle “ADESSO” !!! 
Ovvero le stelle di cui si parli esistono in teoria, ma in pratica quelle che effettivamente “ci riguardano” sono solo quelle la cui luce (avendo una velocità finita) perviene fino a noi adesso!!! … mentre la luce della maggior parte di quelle stelle (di cui pensiamo di conoscere l'esistenza) invece, a causa dell’espansione dell’universo, non ci ha ancora raggiunti, o non ci raggiungerà mai. 

Noi non vediamo l’universo, ma solo il nostro orizzonte su di un (presunto) universo di cui potremmo, in realtà, non venire mai a conoscenza ...

La scienza, a volte, ci spinge a presumere di sapere più di quanto sappiamo, o di quanto potremo mai sapere ... ? ...

Gli "antichi" credevano davvero nei miti infantili che creavano? ... Io ho il sospetto che sapessero, non più di noi, ma meglio di noi ... forse meno di noi, eppure meglio di noi ... Forse sapevano, che una storia sul mondo (un mito) vale l'altra, l'importante è averne una e usarla per non dover continuare a farsi domande inutili, perché prive di senso.

La scienza, ai nostri tempi, si sta confrontando con quesiti più grandi di lei, quesiti tipicamente filosofici, e lo fa con gli strumenti sbagliati ... e presto o tardi se ne renderanno conto anche quelli che si ostinano a illudersi che la matematica da sola li possa portare da qualche parte (*) ... piuttosto che in un vicolo cieco, abbellito solo da "una fioritura di confusi ronzii" ("a bloomin’ buzzin’ confusion.", nelle già altrove citate parole di William James).




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(*??) Lost In Math: How Beauty Leads Physics AstraySabine Hossenfelder  - 2018 
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