giovedì 26 novembre 2009

La Minaccia

La scolaresca vociante attraversava l’ampio patio soleggiato al pianterreno dell’edificio principale, guidato dal P.R. Jon, incaricato di illustrare le attività dell’O.S.T.O. (Outer Space Threat Observatory) al suo giovane pubblico.

- Siamo in uno dei tre principali Osservatori distribuiti sul nostro pianeta. Gli altri due si trovano negli Stati Uniti e in Cina. Molte altre sedi secondarie sono sparse in punti geografici strategici ed a ciò vanno aggiunti i nostri satelliti di osservazione. Tutto ciò è stato sviluppato nel corso degli ultimi decenni per monitorare, come appunto suggerisce la nostra sigla O.S.T.O, tutte le minacce provenienti dallo spazio esterno. Attualmente monitoriamo alcune migliaia di “oggetti” astronomici che viaggiano nel cosmo “vicino”, coprendo quella che approssimativamente può essere la distanza percorsa da tali corpi in cento anni. Questo fa si che il numero degli oggetti possa variare in funzione di percorsi che possano avvicinarli ovvero allontanarli dal nostro sistema solare.
- Chi è a capo di questa organizzazione? - La voce proviene dal fondo del gruppetto, che subito di divide, lasciando intravvedere il lentigginoso titolare del quesito.
Jon, disteso in uno smagliante sorriso, ringrazia per la interessante domanda e precisa che del management sono responsabili quelli del gruppo di intervento; formato dagli astrofisici con maggior esperienza operativa ed anzianità gestionale, ma che tutti vengono ascoltati quando si tratta di attività decisionali sui livelli di rischio ed eventuali iniziative operative.
Proprio in quel momento Jon attira l’attenzione del gruppo su di una donna tutta arruffata sotto una chioma ritta e brizzolata che sgambettava veloce nell’atrio.

- Ecco ragazzi, siete fortunati quella persona è Nelly, il responsabile di questo settore Europeo dell’ O.S.T.O.. Lei impone a tutti di chiamarla così, ma si tratta della Professoressa Ornella Vasari, Astrofisica di grande fama.
- Quella? Io l’avevo presa per una delle pulizie … - E’ sempre il lentigginoso a lanciare la provocazione, ma Jon glissa, con un finto sguardo accigliato ed il solito sorriso sgargiante.

Mentre questa scena si sviluppa in un'altra direzione, la nostra Nelly continua la sua corsetta per i corridoi con destinazione la macchinetta del caffè. Mentre lo sorseggia , viene raggiunta da un paio di giovani ricercatori, che si scusano per doverla disturbare proprio nella sua pausa. Ma a quanto pare ci sono dati incongruenti che necessitano una valutazione urgente.
Intanto la scolaresca, continua il suo giro e Jon è sollecitato dai ragazzi a rivelare se vi sono pericoli incombenti sulla Terra da parte di qualche oggetto intergalattico. Jon con uno sguardo perplesso alla scena che si svolge presso la macchina del caffè risponde che, sì ci sono corpi sotto osservazione di cui ancora è difficile definire la pericolosità, ma sono eventualità per lo più molto remote nel tempo e/o che richiedono combinazioni di fattori concomitanti altamente improbabili. Tuttavia, nulla viene trascurato di quanto si muove nel cielo. Per quanto riguarda il breve periodo, l’unico corpo sotto esame è un asteroide di circa 12 km di diametro medio che sta penetrando nel sistema solare con traiettoria che incrocerà quella del pianeta Giove (in sua assenza) dal lato interno. Ciò avverrà ad una distanza tale da non risentire significativamente dell’azione gravitazionale di Giove, per cui l’asteroide è destinato a procedere per la sua strada per perdersi nuovamente nello spazio esterno. In nessun modo questo corpo può essere considerato un pericolo qualsivoglia per la Terra. Il nome scientifico di questo oggetto è impronunciabile, quindi, i colleghi più scaramantici, lo hanno ribattezzato la “Minaccia”, per semplicità e per esorcizzarlo.
Jon, nel frattempo, ha notato lo scatto con cui Nelly ha gettato il bicchierino ancora pieno di caffè nel cestino e la sua agitazione nell’avviarsi con gli altri due verso la sala riunioni del Centro. Quel comportamento non era nelle corde di Nelly, come la conosceva lui e sentiva che era meglio portare a termine il suo giro rapidamente.
In sala riunioni è tutto un via vai di gente alle prese con qualcosa di urgente. Chi deve sistemare i collegamenti internazionali, chi sta sistemando i grafici con le traiettorie orbitali, chi telefona a destra e a manca per recuperare gli interessati. Nelly è ferma al centro della sala, in mano la sua lavagna elettronica con tutti i dati più recenti sui quali la riunione è stata indetta con priorità assoluta; è calma, con la coda dell’occhio sorveglia il megaschermo per la videoconferenza, nell’attesa che salga il segnale, nella sua mente maturano rapidamente i nuovi scenari e cresce la preoccupazione.
Finalmente sullo schermo appare l’immagine della sala da riunione O.S.T.O. a Huston, negli USA. Nelly sorride appena da una lato compare la nuca di Bill. John “Bill” Buffalo, Professore di Astronomia e responsabile del Centro per le Americhe.

- Ciao Bill, ti vedo sempre con piacere, ma le circostanze mi spingono a tralasciare i convenevoli ed a porti un quesito stringente: che diavolo succede?
- Ciao Nelly, Amore, hai come sempre indovinato al volo! Si tratta del Diavolo, probabilmente. Qui ci risulta che la nostra “Minaccia” ha “cambiato” velocità, rallentando la sua corsa, di poco, ma è questo che sta succedendo.
- Bill, lo sai meglio di me che questo è impossibile, a meno di un impatto, ma che accidenti si può impattare nel vuoto cosmico?
- Amore, lo so io, lo sai tu, lo sanno tutti, ma alla faccia di quello che sappiamo, sta proprio succedendo: il maledetto sasso sta andando più piano, una variazione minima, ma sufficiente a farlo arrivare con qualche giorno di ritardo al suo appuntamento con Giove in un punto dell’orbita diverso e questa volta in presenza del pianeta! La collisione non avverrà, secondo gli ultimi calcoli, ma il "nostro" passerà abbastanza vicino a Giove per subire una deviazione parziale con circa mezza orbita ed un notevole effetto fionda finale che lo espellerà in direzione della fascia degli asteroidi e quindi verso l’orbita di Marte... Non troverà nulla sulla sua strada data la posizione orbitale attuale di questi corpi, ma proprio per questo “Minaccia” avrà la strada spianata per l’orbita della Terra. Il sistema Terra-Luna sta dirigendosi proprio verso questo rendezvous. Non possiamo ancora calcolare con esattezza il dettagli dell’incontro, l’asteroide potrebbe colpire la Luna con probabilità del 60%, la Terra con probabilità tra il 5 e l’8 %, mentre il restante 32-35% è la probabilità che passi, senza impatti, fra la Terra e la Luna. Questa è la situazione come la vediamo noi sulla base dei primi calcoli a seguito della scoperta, del tutto inaspettata, della variazione nella velocità di GCX40054309. Scusa se è poco, Nelly.
- Bill, sono ancora sotto shock. Capisco, tuttavia, che la nostra curiosità scientifica circa le cause di questo fenomeno inaspettato, debba ora lasciare il passo alle possibili misure e nell’immediato quindi alla predisposizione di tutti i possibili modelli predittivi in vista di altre “sorprese”. Pertanto ti sottopongo la mia proposta di lanciare tutti insieme, inclusi i nostri amici della sede Cinese che sono nel frattempo uniti alla nostra conferenza e che saluto, dicevo lancerei un piano esteso di modellizzazione su tutti i nostri computer. Voglio una rappresentazione Gaussiana di tutte le probabilità e della loro distribuzione statistica, con un aggiornamento continuo dei calcoli ad ogni ora per individuare la progressione del fenomeno e le variazioni delle probabilità d’impatto. Se siete d’accordo, rimanderei per un po’ la ricerca delle cause e mi concentrerei sulla ricerca e la valutazione realistica del rischio per il nostro pianeta: prima o poi dovremo comunicarlo all’esterno e là fuori si aspettano delle risposte precise da noi, risposte che al momento non abbiamo!
- Ok, Nelly. Noi siamo pronti a procedere in questo senso con tutte le nostre risorse.
- Hai, Nelly. Noi dell’O.S.T.O. Asia concordiamo sulle priorità indicate e stiamo già predisponendo le risorse. Teniamoci in contatto.

La teleconferenza era terminata, i collegamenti erano caduti, la frenesia si era di nuovo impadronita di tutti.
Jon, che, dopo aver licenziato il gruppo, si era affacciato in sala riunioni, risentiva nella mente le parole tranquillizzanti che aveva appena detto a quei ragazzi, ma con lo sguardo fissava Nelly che lo aveva a sua volta individuato. I due si fissavano insistentemente, finché Nelly, scuotendo la testa, gli aveva fatto capire che non era il momento. Anche Jon aveva del lavoro da fare, perché, al momento opportuno, ci avrebbe dovuto mettere la faccia!

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Nei giorni successivi, si andava definendo sempre di più la precisione dei calcoli ed era sempre più alta la probabilità che l’asteroide potesse centrare lo spazio fra la Terra e la Luna, lasciando indenni i due corpi.
Nelly era nel suo studio sommersa da grafici e tavolette elettroniche varie, quando Jon appare sulla porta senza fiatare. Nelly solleva lo sguardo ed un lembo d’insalata pendente dalle labbra fa capire a Jon la situazione.
Jon aveva già la mano sulla porta del suo ufficio, quando Nelly si sporge dal proprio, il tramezzino ancora in mano, lo sguardo implorante, la testa reclinata su un lato, il labbro forzatamente tremulo; Jon segna col dito la lacrima di tristezza versata. Tra i due torna l’intesa perfetta, lei fa un segno col dito per significare “a dopo” ed un segno con la testa a significare “se Dio vuole”.
Questa volta la conferenza è chiamata dai cinesi, ci sono novità urgenti da discutere. Tutti si ritrovano alla meglio, gli schermi già inquadrano i protagonisti nonché, questa volta, alcuni rappresentanti governativi.

- Namura San, konnichiwa.
- Konbanwa a voi, amici.
- Douzo, parlaci delle vostre conclusioni, siamo ansiosi di conoscerle; abbiamo alcuni ospiti politici, che suggeriscono un linguaggio non troppo tecnico per questa conferenza.
- Hai! Nelly, Bill, Gentili ospiti. Ecco qui, secondo l’ultima elaborazione le probabilità sono tutte a favore di una traiettoria libera tra noi e il nostro satellite: niente impatti dunque, ma la vera notizia è che la “Minaccia” ha mantenuto una velocità costante dopo l’evento anomalo e quindi, se le cose non cambiano, possiamo dare la certezza che il passaggio avverrà a due terzi della distanza Terra-Luna, con l’effetto di deviare l’asteroide su rotta di collisione col Sole, risolvendo la Minaccia per sempre! Ripeto, allo stato delle cose, la probabilità è al 100%, che non vi sia alcun impatto!

Alla notizia, un urlo di gioia si solleva fra tutti i convitati, sugli schermi appaiono visi sorridenti a mani plaudenti. Al terminale, Jon sta battendo il comunicato ufficiale per tutte le Agenzie, alle sue spalle Nelly si avvicina e lo avvolge fino a piegarlo sulla tastiera, sussurrandogli all’orecchio tutto quello che si era tenuta dentro. Il comunicato alla stampa degenera, sullo schermo, in una interminabile riga di virgole.
La gioia dilaga incontenibile, ad ogni “refresh” dello schermo coi grafici, si va sempre di più definendo la nuova situazione. L’asteroide ha superato l’orbita di Giove, l’effetto fionda è terminato ed ha posto l’asteroide sulla sua traiettoria finale verso il sistema Terra-Luna, niente potrà deviarlo ormai, arriverà e passerà oltre per perdersi nel Sole.
Nelly, ritornata in sé, si porta al centro della sala e richiama tutti ai propri compiti. Salutati gli ospiti, ringrazia i colleghi e tutti i loro collabortori. I collegamenti sono chiusi e finalmente dopo settimane si può tornare a casa a fine turno, qualcuno prenderà le ferie arretrate, altri dovranno continuare la sorveglianza, ininterrotta, del cielo.

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Diversi giorni erano passati, senza novità rilevanti. Nelly e Jon erano ospiti nella casa al mare di alcuni amici e sapevano di dover tornare il giorno dopo al lavoro, ma non che una telefonata avrebbe anticipato di qualche ora le cose.
Il cercapersone di Nelly squillava da parecchio quando Jon, uscendo dalla doccia si accorgeva del segnale. La chiamata era arrivata anche sui cellulari di entrambi, sembrava cosa assai pressante. Nelly arriva con l'asciugamano in testa, proprio mentre Jon aveva appena preso la linea col Centro, gli prende l'apparecchio dalle mani e sbotta perentoria in un ...

- Cosa c’è di tanto urgente, sarò lì domattina, cosa posso fare da qui questa sera …
... ...
- Un elicottero! Figurati Jon, mi vengono a prendere in elicottero, non era mai successo! Preparati, perché vieni anche tu. Durante il viaggio saremo già in teleconferenza. Sembra che, tutto d’un tratto, siamo perseguitati dalle anomalie! ...

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- Bill, Namura, eccomi, di che si tratta?...
- Nelly, l’asteroide è appena passato oltre la nostra Terra. Apparentemente dovremmo gioirne, ma ci preoccupa uno strano fenomeno, come una scia che GCX40054309 si lascia dietro …
- Scia? ... Ma quale scia, non è mica una cometa e nemmeno un fottuto motoscafo! Che mi state raccontando, colleghi?... - Nelly era fuori di sé, Jon gesticolava con le mani per calmarla, ma non sembrava cosa.
- Nelly, please, please! Ascolta Nelly, anche noi siamo perplessi, ma dobbiamo riferirti i fatti, così come li stiamo rilevando, momento per momento e non sempre abbiamo le spiegazioni corrette, dei dati che ci pervengono. Hai ragione, “scia” non è la parola giusta, ma l’asteroide si sta perdendo centinaia di pezzi, tanti da formare quella che appare come una coda, dalle dimensioni rapidamente crescenti! Non vi è causa apparente per un simile fenomeno. Non capiamo di che tipo di oggetti si tratti, stiamo puntando vari strumenti per cercare di metterne a fuoco qualcuno, ma non è una cosa fattibile per il momento. Ti ho già mandato tutte le immagini che abbiamo fino ad ora sul tuo palmare, dicci cosa ne pensi tu...
- Sto guardando e devo convenire con voi, che non c’è modo di capire dalle foto di cosa si tratti. Suggerirei di fare una analisi, il più accurata possibile, delle velocità individuali di questi oggetti. Scusami Bill, per prima, non ero ancora uscita dall’abito vacanziero, nel quale mi avete colta. Chiedo scusa anche a te, Namura San, voi laggiù, come vedete la situazione?
- Nelly San, non servono le scuse fra noi, capisco il tuo stato d’animo. Per quanto riguarda i dati, non c’è granché da dire, a meno che non emergano fatti nuovi. Sono d’accordo di sfruttare l’attesa per analizzare parametri indiretti come le velocità individuali. Ah, Eccoci!... Ho i primi risultati. Senti qui, sembra che le velocità non siano costanti! Ci sono variazioni, ci sono variazioni di traiettoria! Ma questo non è possibile!...
- Bill hai gli stessi riscontri di Namura? Io mi sento impotente dentro questa trappola!... C’è qualcuno in ascolto dalla nostra sede? - Nelly annuisce nervosamente al suo Jon, che continua a farle cenni ripetuti di abbassare i toni.
- Nelly, ci siamo anche noi, chi ti parla è Andrè. I dati che abbiamo noi, fin’ora combaciano perfettamente con quelli di Namura-san. Bill, cosa ci dici dal tuo quartiere?
- Eccomi, solo un momento, stiamo elaborando una statistica ulteriore sulle velocità comparate... Ok, ok! Così va bene, datemi qui! ... Nelly, colleghi, non ci sono più dubbi, questi oggetti non sono frammenti, stanno prendendo direzioni precise. Alcuni di essi hanno una meta apparente su varie nostre orbite geostazionarie. Anzi qui mi dicono che, alcuni di essi sembrano rincorrere i nostri satelliti per le comunicazioni.

Nel frattempo l’elicottero con Nelly e Jon ha preso terra sul tetto del complesso O.S.T.O. ed i due si sono rapidamente infilati nell’ascensore. Nelly non ha perso una parola della discussione e dal suo auricolare, chiede la conferma degli ultimi dati da parte di tutti i Centri, posponendo l’incontro di dieci minuti, mentre si dirige alla sala riunioni del Centro.
La sala è nel solito caos preparatorio, nonostante la riunione sia solo stata sospesa. Gli schermi mostrano lo stesso tipo di frenesia anche negli altri Centri, nessuno sembra più interessarsi alle webcam, tutti hanno cose impellenti da fare.
Nelly, dopo alcuni minuti, esce dal suo ufficio e si dirige, come sempre, al centro della sala riunioni, il suo sguardo concentrato sulla sua tavoletta elettronica, il passo deciso e tutti che si fanno da parte, mentre lei passa.
Ferma al centro della sala, lo sguardo pensieroso mentre cerca le persone che dovrebbero presentarsi sugli schermi. Bill appare e saluta con un cenno.
Namura da lontano fa segno che sta seguendo, si può cominciare.
Nelly fa un cenno ai suoi e tutti trovano immediatamente quello che ... "cercavano".

- Signori, abbiamo, pochi dati, ma ancora meno dubbi. Le nostre comunicazioni potrebbero subire danni devastanti in qualunque momento. Gli oggetti che l’asteroide ha "portato" con sé, si sono palesemente dislocati nelle vicinanze di quasi tutti i nostri satelliti per le comunicazioni e quanto prima anche gli altri verranno raggiunti. Prima che qualcosa ci possa isolare, voglio comunicarvi che stiamo ricevendo un apparente disturbo su tutte le nostre frequenze, le prime analisi indicano che non si tratta di interferenze casuali. Stiamo in realtà ricevendo una comunicazione codificata, che i nostri esperti cercano di interpretare.
- Ci stiamo lavorando anche noi, Nelly. Le stesse interferenze sembrano coinvolgere tutte le nostre comunicazioni, vedo che Namura conferma anche da parte loro. Siamo tutti nella stessa situazione. Il livello di interferenza prevale sempre di più sul nostro segnale, presto potremmo perdere l’intelligibilità.
- Grazie Bill, se dovesse cadere la comunicazione via satellite, cercheremo di stabilire canali di sicurezza tramite le infrastrutture militari. Ho già richiesto la loro collaborazione ed ottenuto il loro consenso.
- Ok, Nelly ci muoviamo in questo senso anche noi, in modo da predisporre un canale di sicurezza preventivo.
- Namura, sei con noi? Non ti stiamo vedendo da un pezzo …
- Nelly, Bill, sono pronto, ho qualcosa per voi. Ero in contatto coi colleghi in India, che mi stavano predisponendo una sofisticata decodifica delle interferenze. Sembra che ci stiano veicolando un messaggio! Qualcosa che queste entità cercano di farci pervenire. Il codice è ripetitivo, contiene un significato circoscritto a poche battute, ribadite in molte delle nostre lingue. Ve lo mando sullo schermo direttamente tradotto dalla versione in Indi...

“La vostra Minaccia è appena andata e sparirà presto per sempre … Ma Noi Siamo Qui Per Restare!”


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