mercoledì 25 luglio 2018

Un “rigurgito” … in tutti i sensi …

[ulteriori riflessioni su: l’IO IPERTROFICO]



Abstract: Recentemente un articolo scientifico, sull’argomento del “microbioma” (i.e.: flora e fauna intestinale) e dei suoi rapporti col nostro cervello, ha suscitato in me alcune riflessioni ulteriori sul tema già abbondantemente sviscerato dell’IO IPERTROFICO; una breve citazione ci potrà aiutare ad introdurre l’argomento.



… “Ma l'intestino non solo ascolta. Risponde, anche! … Stomaco, intestino tenue e crasso (e altro ancora) ricevono segnali dal cervello. Ma l'intestino non sta solo ascoltando, sta anche rispondendo.I microbi all'interno del nostro stomaco e dell'intestino aiutano ad abbattere il cibo. Quei microbi fanno la loro … “cacca”; quei prodotti di scarto che possono essi stessi servire come messaggeri chimici. Queste molecole di rifiuti possono innescare una cascata di segnali in tutto il resto del corpo. Alcuni dialoghi microbici inducono cellule di rivestimento dello stomaco a inviare messaggi di testo chimici al sistema immunitario. Questo può proteggerci dall'infezione. Alcuni microbi sparano segnali molecolari sul nervo vago. Altri pompano messaggi - ormoni - nel flusso sanguigno, da cui viaggiano nel cervello. Questi ormoni possono influenzare tutto, dalle abilità della memoria all'umore. Gli scienziati non hanno sempre saputo delle chiacchiere tra il cervello e l'intestino. Il suo ruolo ha cominciato a emergere quando hanno iniziato a scavare nella … beh … “cacca” - appunto - dei microbi.” … [from  Bethany Brookshire,  June 7, 2018 ]



L’articolo prosegue sulla falsariga che abbiamo appena visto ed è molto interessante di per sé, ma non può non sottolineare quanto già detto a suo tempo sul ruolo pericoloso della deriva IPERTROFICA del nostro IO, sia individualmente, che nella sua ancor più dannosa aggregazione sociale.





Quanti universi pensiamo di dover distruggere (immettendo irresponsabilmente nel nostro organismo - polmoni, stomaco, o intestino che si voglia - veleni tremendi ... col fumo, con l'alcol, con gli alcaloidi e via dicendo...), per dare al nostro straripante “io” qualche momento di ebbrezza, o qualche occasionale gratificazione? … E se poi non ci dovesse ancora bastare, o se ci venisse a noia tutto quanto ... c'è sempre l'estrema ratio del suicidio ... in fondo, la vita è solo "cosa" nostra, o no? ...


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PS.  Ancora una citazione (con alcune sottolineature mie personali) ci può aiutare a trarre liberamente ognuno le proprie conclusioni:



" ... ora che è noto che il microbioma cambia in risposta allo stress, il loro campo di lavori sta cercando di capire i processi "effettivi" in base ai quali il microbioma intestinale altera il cervello. Mazmanian ha sollevato la questione se tali interazioni batteriologiche potrebbero essere utilizzate per creare terapie per l'autismo e altre condizioni di salute mentale. Il bioma dell'intestino potrebbe essere usato per trattare condizioni cerebrali come l'autismo che oggi rimangono in gran parte non trattabili? Ciò pone la domanda su quante condizioni viste come condizioni puramente neurologiche possano effettivamente derivare da cambiamenti nel bioma intestinale? Impressionanti primi segnali di successo si stanno già verificando con Sarkiz Mazmanian che afferma di aver già alleviato alcuni degli effetti dell'autismo. "Nel mio laboratorio, siamo stati in grado di alterare alcuni dei sintomi associati all'autismo, come i comportamenti ripetitivi, nei topi alimentando loro specifiche specie batteriche. Questi batteri modulano quelle molecole nell'intestino e nel sangue che colpiscono il sistema nervoso ". Egli pensa che il bioma sia in comunicazione con il cervello attraverso una delle tre vie seguenti: Una è il nervo vago che è essenzialmente la linea del tronco che connette la rete nervosa dei nervi con il cervello; la seconda è attraverso apposite cellule immunitarie formate nell'intestino e circolanti nel cervello; la terza via - e forse la più probabile - è la produzione di metaboliti molecolari nell'intestino che poi circolano attraverso il flusso sanguigno nel cervello. Abbiamo dimostrato, per esempio, che un metabolita prodotto dai batteri intestinali è sufficiente a causare anormalità comportamentali associate all'autismo e all'ansia, quando venga iniettato in topi sani. Ciò suggerisce che le molecole microbiche possono connettere l'intestino al cervello attraverso il sistema circolatorio … 
Quindi la connessione mente-corpo assume una significato empirico più profondo, mentre vediamo prove che il bioma dell'intestino, non solo può, ma di fatto manipola la funzione di base dei nostri stati d'animo e delle funzioni mentali. Le nostre cellule mitocondriali scambiano DNA avanti e indietro routinariamente, cambiando - sia nel bene che nel male - il funzionamento del nostro corpo e della nostra mente; mentre tale occasionale batterio naturale potrà essere la nostra prossima (esente da resistenze) generazione  di antibiotici. 
Di fronte a queste scoperte, la visione monolitica di noi stessi sembra cedere il passo a una visione più composita (specie se a confronto dell'io ipertrofico!!! - NdT) di chi e cosa siamo come esseri.
Forse potrebbe essere più esatto vedere i nostri sé biologici come una rete simbiotica di entità viventi, proprio come troviamo nelle altre ecologie del mondo macroscopico.
Certamente, la scienza sta rivelando che i segreti per una vita migliore, più lunga e più sana sembrano giacere profondamente annidati nei trilioni di cellule e piccoli, rigogliosi esseri che sono in noi e costantemente ci colonizzano.  ... ..."  [from  Bethany Brookshire,  June 7, 2018 ]

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Io non so se esista un modo più esplicito e più scientificamente autorevole di mettere in chiaro come il concentrarsi sull’io e le sue presunte esigenze, sia da parte degli individui che della società tutta, sia alla base della vera e propria follia incontrollata che caratterizza le società umane:
NOI NON STIAMO EVOLVENDO, NE’ PROGREDENDO! …
NOI CI STIAMO SOLO ILLUDENDO! …
E LA TRISTE E TRAGICA, INEVITABILE CONSEGUENZA E’ CHE
TUTTO QUESTO STA DISTRUGGENDO NON SOLO IL "NOSTRO UNIVERSO", MA MILIONI, MILIARDI DI ALTRI …

Gli esseri umani si arrovellano per capire come funzioni l’Universo con la scienza, i telescopi, i satelliti, gli acceleratori di particelle e via dicendo, ma non ci riescono, gli manca sempre qualcosa per concludere … Perché mai ciò accade e si ripete continuamente? …



Chiediamoci piuttosto, quanti universi dobbiamo ancora calpestare, per soddisfare la curiosità idiota del nostro io fuori controllo …

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Quote & Image credits:  
- https://www.sciencenewsforstudents.org/ 
- https://www.circusbazaar.com/the-microbiome/&gt
https://dovesipuoparlarediognicosa.blogspot.com/
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Per un'approfondita comprensione di questa nota vi rimando alla trattazione principale dell'argomento, su questo stesso blog, in data 27 Giugno 2018 : 

   
L’IO IPERTROFICO, ovvero una breve storia di come siamo giunti ad essere “noi stessi” …

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