martedì 5 settembre 2017

Quale paradiso? ...




Preferisci le vergini, o startene seduto su una nuvoletta a suonare l’arpa per un tizio barbuto; o forse la tua intelligenza superiore ti dice come sia preferibile il nirvana … o magari reincarnarti? … Sì, reincarnarti, di corpo in corpo, vivendo infinite esperienze, nel corso dei secoli, come un highlander? … Per poi veder morire tutto ciò che hai amato e per sempre ti capiterà mai di amare? …

No! Niente di tutto questo, noi siamo aggiornati e alla moda, noi vogliamo un nuovo tipo di immortalità, quella garantita dalla Singolarità prossima ventura! … Quella per cui saremo “upgradati nel cloud”, divenendo realtà cibernetiche, trasferendo la nostra mente in un sistema globale, nel quale tutto sarà diverso, nel quale tutto sarà possibile, nel quale tutti avranno gli stessi superpoteri di Neo/Reeves, nel quale tutti saremo indistruttibili e infallibili, come lui …

E’ forse questo il nuovo sogno del folle scienziato cibernetico, che si nascone in tutti noi? … Forse il loro, non certo il mio! … Più che un sogno ha tutta l’aria di un incubo … E di uno senza fine! …

Quelli che non vedono l’ora di liberarsi di questo corpo limitato e mortale, secondo me, non hanno fatto i conti con la loro “coscienza”. Quella coscienza che emerge proprio dalle sensazioni di un corpo caduco, limitato, in eterno cambiamento, nel bene come nel male. E’ questo, in verità, che ci permette di distinguere fra la realtà e il sogno, tra il dolore e la gioia, tra il presente e il futuro; pur con tutte le limitazioni che ne conseguono.


La Singolarità tecnologica non è che l’ennesimo paradiso illusorio, non è che l’ennesima eternità impossibile, non è che l’ennesimo baratro imprevisto … Ma per fortuna non è così vicino da dovermene preoccupare in prima persona e per quanto riguarda gli altri … Beh! … Arrangiatevi!



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