giovedì 25 marzo 2010

Datemi la "lente" adatta e ...

Abstract:
Fin dove può spingersi l'osservazione del cosmo? ...


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Il Campus dell’Università Tenneblind-Scorset era adiacente ad un vasto Centro Commerciale, dove gli studenti si disperdevano nei vari bar e ristoranti, durante le pause tra le lezioni e nelle ore dei pasti … Anche quel giorno, come gli altri, il gruppetto dei ∆ΘΩ discuteva degli argomenti previsti, di lì a pochi minuti, nel corso di Cosmologia dell’assistente Bauer. Bauer sostituiva regolarmente il professor Mercoff, troppo impegnato nei suoi compiti manageriali … Nel vederlo passare, diretto all’aula, il gruppo aveva subito tergiversato, spettegolando sulla lite, vera o presunta, tra il titolare della cattedra ed il suo assistente, circa i metodi troppo “esotici” di quest’ultimo … Così, perlomeno, diceva Mercoff … A quel che riferivano le voci di corridoio … L’opinione prevalente nel gruppo era, che Bauer fosse un tipo simpatico e alla mano; in quanto all’“esotismo” del suo metodo, ognuno svariava a proprio modo …

- Mercoff è un prodotto del più convenzionale dei conformismi … Non per niente ha incarichi paralleli di gestione del College … Bauer, dal canto suo, è il tipico scienziato “full immersion”, che va in giro con calzini e scarpe spaiati …
- Beh! Se è per questo lo faccio anch’io, tutte le mattine o quasi! …
- Sì, ma tu, Paul, reciti una parte, per sembrare svanito; lui invece lo è sul serio … La sua testa pensa “cosmologico”, anche quando si prepara la colazione …
- E tu, Siria, che ne sai delle sue colazioni? …
- Magari fosse quello che pensi tu … Sono stata al suo alloggio per portare dei lavori, un paio di volte e l’ho beccato che torturava delle povere fette di pancarré ustionato, oppure che faceva esplodere il percolatore … Mai ha notato, che razza di vestiario indossassi … E’ un naif, da quel punto di vista …
- O magari, non sei il suo tipo …
- Così come tu non sei il mio, vuoi dire? …
- Ti piacerebbe! …
- Asciugati le bave, prima … Se vuoi essere credibile …
- Smettetela, voi due … O fatevi una bella scopata ristoratrice! … Ci state annoiando con queste sceme schermaglie …
- Dicevo, che Bauer non piace a Mercoff, probabilmente perché non pensa convenzionalmente come lui e quindi le sue lezioni fanno il pieno, mentre Mercoff non ha mai riscosso grande successo come docente …
- Sarà meglio avviarci anche noi, se vogliamo sentire questa perla d’uomo, appena descritta da Siria …
- Fottiti, Jim!

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L’aula di Mercoff era quasi una sala cinematografica, a causa del grande schermo, dove spesso venivano proiettate le splendide immagini dei vari telescopi spaziali, terrestri e lunari, nonché il materiale didattico multimediale di cui comunemente si serviva Bauer … Quel giorno, come al solito, egli era stato il primo ad arrivare, per predisporre il suo materiale, in vista della lezione.

- Signori … Appena sarete pronti … Ah! Noto che, come al solito, i vostri colleghi del gruppo ∆ΘΩ se la prendono comoda … Diamogli i soliti cinque minuti accademici …
- Negativo Signore, propongo di cominciare anche senza di loro …
- Sì, Sì! … E’ ora che la smettano di darsi tante arie, facendosi notare sempre … E poi non sono forse per definizione il gruppo dell’Ottimo Appuntamento? …
- Greg, non tutti sanno di che parli … Spiegati meglio per i tuoi colleghi …
- Beh, il gruppo ∆ΘΩ si rifà, in lettere greche, ad un acronimo, il cui significato in inglese esteso dichiara: “Dating The Optimum” … Appunto!
- Ok, gente, cominciamo pure, mentre intravedo che i ritardatari si appropinquano …
- Chiedo scusa Signore, a Lei ed ai colleghi, a nome mio e del nostro gruppo, purtroppo ci siamo imbattuti in un piccolo incidente per le scale che ci ha bloccati tutti per qualche minuto …
- Ok, procediamo, incidente chiuso, ma a nome mio e dei colleghi, sollecito il gruppo ∆ΘΩ ad un maggior rispetto per la puntualità … Per favore, chi ha del lavoro da consegnare, passi a depositarlo sul mio tavolo subito … E, se possibile per il futuro, vorrei che si evitassero le visite a domicilio, per questo tipo di incombenze … Sembra che certe dimenticanze capitino ad alcune persone con più frequenza che ad altre …
- … (risata generale) …
- Signori, come sapete, oggi dobbiamo procedere con l’argomentazione relativa alle cosiddette “lenti gravitazionali”, ovvero il familiarmente detto Telescopio di Einstein … Nei giorni scorsi vi ho descritto come il fenomeno sia dovuto al comportamento della luce, e più in generale di tutta la radiazione elettromagnetica, quando nel suo percorso cosmico verso la terra si trovi ad incontrare oggetti fisici dotati di massa più o meno grande. Quando la “luce” passa vicino ad un tale oggetto e lo supera subisce l’effetto della deformazione provocata dalla massa dell’oggetto nello spazio-tempo intorno all’oggetto stesso … Voi già sapete che tale “deformazione” produce sulla luce lo stesso effetto del vetro di una lente di ingrandimento, o meglio diremmo, del fondo deformante di un bicchiere … In effetti, una lente è un manufatto tecnologico, che produce una deformazione controllata a vantaggio di chi la utilizza … Viceversa una stella, per esempio, magari circondata da pianeti, funziona più come il fondo di un bicchiere nel senso che non ha la precisa destinazione d’uso di ingrandire, bensì agisce casualmente: ingrandendo e deformando allo stesso tempo.
- A quanto pare il vizio del bere è più diffuso di quanto immaginavamo, Signore …
- … (risate e sfottò generalizzati) …
- Ottima fesseria Jim, chissà come non mi sorprende che provenga da te …
- … (altre risate, con alcuni eccessi volumetrici delle voci femminili) …
- Ok, basta! … Per quanto riguarda la lezione precedente, ricorderete che ci siamo soffermati sull’aspetto basilare del fenomeno in oggetto: il cosiddetto “micro-lensing”, ovvero l’effetto provocato sull’immagine di un oggetto cosmico lontano dalla presenza a distanza mediana di una stella con o senza i suoi eventuali pianeti. In questi casi, abbiamo visto come l’effetto presenti caratteristiche di ingrandimento e deformazione dell’immagine abbastanza semplici, che possono facilmente essere corretti dall’elaborazione computerizzata, eliminando la deformazione e lasciando il benefico effetto di ingrandimento …
- Scusi, Professore …
- Magari! …
- … (risate) …
- Volevo dire “Dottor” Bauer …
- Peccato, mi ero illuso …
- … (risate) …
- Dimmi Jim, se è una cosa seria …
- … (risate) …
- Sì, assolutamente … Visto che ne sta riparlando, ieri avrei già voluto chiederlo, ma è mancato il tempo … Come consideriamo le “caustiche”, un valore aggiunto od una difficoltà in più?...
- Okey, Jim, domanda opportuna … Noi siamo in una condizione simile a quel signore, che avendo dimenticato gli occhiali da vista a casa, vorrebbe leggere il contenuto di uno scontrino sbiadito e miniaturizzato … Avendo a disposizione il solo bicchiere in cui ha appena bevuto, si ingegna a passarlo sul pezzo di carta in questione e, per lo più, vede come prima … Questo perché il vetro liscio non provoca un grande effetto, ma appena la sua visuale incontra una “piega” del vetro, improvvisamente, gli salta all’occhio un carattere chiarissimo ed uno gigante ma illeggibilmente deforme … E via, via che sposta il fondo del bicchiere, questo fenomeno si ripete … La cosiddetta “caustica” è un picco della micro-lente cosmica, simile alla curvatura estrema del bicchiere, che ingigantisce un singolo carattere e lo deforma anche moltissimo … Se noi vogliamo sfruttarne i vantaggi, dobbiamo intervenire per correggere le aberrazioni opportunamente … Vedremo più avanti, che questo è il retaggio inevitabile dell’utilizzo di questa tecnica, quindi … Per rispondere alla tua domanda, croce e delizia vanno di pari passo … E comunque i vantaggi superano di gran lunga lo sforzo per correggere i problemi …
- Grazie, Signore …
- Passeremo ora dall’effetto di “micro-lente”, all’effetto “lente/telescopio” vero e proprio, ovvero all’effetto che ha, sulla luce in cammino verso di noi, una mostruosa deformazione spazio-temporale: quella prodotta dal gigantesco pozzo gravitazionale prodotto da un ammasso di galassie concentrato … Qui il livello di deformazione sale esponenzialmente, ma anche l’ingrandimento subisce una crescita vertiginosa e quindi il maggior sforzo di elaborazione dell’immagine sarà nuovamente giustificato dai relativi vantaggi …
- Dottor Bauer, è corretto affermare che l’effetto lente, in entrambi i casi è efficace, solo se la nostra “lente” è in posizione centrale rispetto all’oggetto osservato ed alla posizione di chi osserva, cioè noi …
- E’ corretto Linda, in quanto, in entrambi i casi, un eccessivo scostamento da una posizione centrale della lente provocherebbe una deviazione eccessiva della luce, che si andrebbe a perdere nell’infinito …
- Tutto lo spettro elettromagnetico è soggetto all’effetto lente, Dottore? …
- Sostanzialmente sì, Petra, anche se ogni tipo di radiazione ha le sue caratteristiche specifiche e considerando che ogni settore dello spettro elettromagnetico va analizzato dal suo specifico strumento di rilevazione …
- Vuol chiarire questo punto, Dottore? …
- Vedi Petra, se dovessimo osservare una radiazione nella banda dei raggi X, proveniente dallo spazio, con un telescopio ottico, ce lo potremmo ritrovare bucato … Per ogni settore dello spettro, occorre lo strumento giusto … Un telescopio per la radiazione X, voi sapete, prevede degli specchi “inclinati” in modo che la luce X venga rilevata in modo “radente”, senza quindi danneggiare l’apparecchio … Allo stesso modo, occorreranno strumenti diversi per “fotografare” le frequenze radio, microonde, infrarosse, ultraviolette, gamma e così via … Ognuna di queste bande ci fornirà una parte delle informazioni, che ci servono per capire gli oggetti cosmici sotto osservazione …
- Dottore, l’altro giorno ha detto, en passant, che l’unica parte della banda “a colori” è quella della luce visibile, cosa intendeva? …
- Noi consideriamo la luce visibile ed il suo “arcobaleno” in modo unitario, considerando che insieme producono la luce bianca. Noi sappiamo altresì che la maggior parte dello spettro è posizionata al di sotto ed al di sopra della banda visibile e tutte queste altre frequenze, quando riportate al visibile debbono essere interpretate in luce monocromatica … Faccio un esempio pratico, voi tutti conoscete le immagini all’infrarosso, che appaiono virate in bianco-verde o in bianco e nero, oppure le immagini stellari all’ultravioletto che vengono rese in bianco e blu, ecc. Anche le foto effettuate con i raggi X appaiono, per lo più, in bianco e nero (pensate alle lastre), lo stesso dicasi per le foto del cielo ai raggi gamma …
- Quindi in realtà questo tipo di immagini sono da considerarsi a “falsi colori”? …
- A meno che non pensi che tutte le cose e le persone riprese di notte siano verdi …
- … (risate) …
- Grazie, Signore …
- Veniamo alle “lenti” prodotte dagli ammassi di galassie …

La lezione andò avanti sull’argomento previsto e Bauer spiegò l’effetto dei grandi ammassi di galassie sulla radiazione proveniente dai più lontani recessi del nostro cosmo. Anche in questo tipo di “lensing” la componente deformante comporta un lavoro di correzione dell’immagine, ma il risultato esaltante che ne scaturisce giustifica abbondantemente, disse il docente, lo sforzo profuso …

- Quello che noi oggi possiamo osservare, grazie a questo tipo di “lenti”, non sarebbe altrimenti noto alla nostra scienza astronomica …
- Qual è la distanza massima finora raggiunta grazie a questi strumenti osservativi, Dottore? …
- E’ una ricerca in continua evoluzione, Greg, ma con gli attuali metodi abbiamo raggiunto oggetti formatisi nel cosmo appena un miliardo o poco più di anni dopo il Big Bang, ovvero circa 13 miliardi di anni fa. Tuttavia con l’entrata in funzione a breve dei nuovi telescopi spaziali multipli, fra qualche tempo potremo attivare un osservatorio virtuale composto da strumenti, in orbita e sulla Luna, che ci daranno una potenza di risoluzione in grado, grazie anche all’effetto lente, di raggiungere distanze e tempi fino ad oggi solo immaginati …
- Dottor Bauer, come dobbiamo intendere la sua affermazione che l’effetto lente agisca sullo spazio e sul tempo?
- Bene, Paul, come ho affermato in precedenza, gli ammassi di galassie sono delle “lenti” particolarmente deformanti in quanto, sebbene la loro massa complessiva sia enorme, essa è anche distribuita all’interno in modo disomogeneo, cioè più concentrato nelle galassie vere e proprie e meno nei vuoti che le separano … Questo fa sì che l’azione di ingrandimento produca immagini multiple proiettate in luoghi e tempi diversi per la nostra visuale … Cioè vedremo immagini “false” nel cielo che corrispondono anche a “momenti” diversi nel tempo di quegli oggetti che osserviamo, addirittura noi possiamo osservare la stessa immagine, per esempio di una galassia lontana in due suoi momenti diversi CONTEMPORANEAMENTE !!! ….
- Ci sono ulteriori margini di miglioramento possibili per questa tecnica, al di là del perfezionamento dei nostri strumenti, Signore?
- Un eventuale miglioramento della tecnica in sé, Siria, potrebbe emergere dall’opportuno allineamento di più lenti convenientemente posizionate fra la nostra Terra ed un eventuale oggetto da osservare … Non lo si è ancora verificato, ma non lo si può escludere a priori … Tuttavia esiste un altro elemento che potrebbe intervenire in nostro aiuto …
- Quale Signore? …
- Voi tutti sapete che le lenti di cui parliamo sono costituite da galassie e/o ammassi di galassie, così come sapete che sia gli uni che le altre sono costituiti per una piccola parte di materia e gas di tipo ordinario, ma per la maggior parte questi corpi celesti sono formati da Materia Oscura che ne costituisce l’85% circa … Questo significa che la maggior parte del cosiddetto effetto lente è il prodotto proprio dell’azione gravitazionale della Materia Oscura stessa …
- Come lo sappiamo, prof … Ehem! Dottor Bauer …
- Hai mai sentito parlare del Corso di Astrofisica, Steve? …
- … (risate) …
- Mi scusi, deve trattarsi, se ricordo bene, degli effetti indiretti provocati sulla velocità di rotazione delle galassie …
- Non solo, credo che la mia collega abbia già affrontato con voi il tema della misura della quantità di Materia Oscura presente nelle galassie, grazie proprio all’effetto lente gravitazionale …
- Sì, l’ha fatto, Dottore …
- Grazie, Petra …
- Spia …
- Tonto …
- Finito voi due? …
- Scusi, Signore …
- Scusi …

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Fine prima parte

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Qualche mese dopo Rob Bauer venne, ancora una volta, convocato nell’ufficio del Professor Mercoff e già si immaginava un'altra discussione inconcludente sui suoi metodi, quando salutò il segretario all’ingresso … Quest’ultimo gli disse che il professore era occupato al momento e di accomodarsi per qualche minuto d’attesa. Bauer sedette ed aprì il suo iBook, mettendosi a rivedere alcuni articoli scientifici …
Era completamente assorto in quel lavoro da un tempo indefinito, quando i ripetuti richiami da parte del segretario, gli fecero notare che Mercoff lo attendeva sulla porta, con severa impazienza …

- Ti ho fatto convocare …
- Dublin è inutile che tu me lo ripeta; lo so già a memoria quel che vuoi dirmi e la risposta non sarà diversa dal …
- Fermati Rob, questa volta sei fuori strada. La ragione per cui sei qui oggi, non ha niente a che fare con le nostre divergenze …
- Ah! Scusami … Di che si tratta, dunque? …
- Ho ricevuto una serie di sollecitazioni dall’Ente federale che gestirà a breve le finestre di osservazione per la incombente entrata in opera del nuovo LOMIA*, che come sai potrà consentire l’osservazione astronomica a livelli inimmaginabile fino ad oggi … Sembra che alcuni dei tuoi lavori abbiano favorevolmente impressionato questi signori, al punto che vorrebbero accogliere un tuo eventuale progetto osservazionale che, se accettato, ti aprirebbe l’accesso all’Array di telescopi spaziali per un tempo da definirsi, ma di sicuro interesse per il prestigio di questa università … Avrei piacere che tu ti impegnassi, con un gruppo scelto di tuoi studenti, a stendere una proposta che possa assicurarci il successo nel concorso con le altre università, per questa eccezionale occasione …
- A modo mio? …
- Se ottieni questo progetto alla nostra università, diventerai il mio figlio prediletto … Tuttavia, permettimi di consigliarti anche un piano “B” …
- Vuoi dire che se il progetto principale risultasse troppo azzardato, dovrei presentare un’opzione alternativa un po’ più “canonica”, onde evitare una perdita alla nostra cara istituzione? …
- Detto con la tua solita ironia … Sì! Fallo per me, ma anche per non esporti ad un’eventuale gogna da parte degli altri consiglieri, se dovesse andare male, mi capisci? …
- Questa volta, credo di poter essere d’accordo …
- Bene! Bene … Qua la mano Rob …
- Dublin …

* (nda: “LOMIA” acronimo di “Large Orbital Multipurpose Interferometry Array”, cioè “Ampia Matrice Orbitale Multifunzionale Interferometrica”: equivale ad un telescopio per frequenze multiple, “virtualmente” grande come e più delle dimensioni dell’orbita lunare)
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Alcuni giorni dopo Bauer riunì il gruppo ∆ΘΩ per avviare la selezione dei candidati al nuovo progetto per il LOMIA.

- Ragazzi, ho voluto convocare voi per primi, perché siete sicuramente una buona compagine ed anche singolarmente vi considero fra i migliori elementi a disposizione, tuttavia non potrò tollerare i vostri infantilismi e i vostri orari approssimativi se desiderate far parte del progetto … Sarà anche compito vostro individuare gli altri elementi da aggregare fra i migliori nelle singole specializzazioni che si richiederanno col procedere degli studi preliminari … Pensate di farcela?
- Chi parla? …
- Dai Jim, tocca a te …
- Ok … Penso che dovremo prenderci un minimo di tempo per discuterne tra noi, anche se, in linea di massima, sono certo dell’interesse di tutti a non perdere questa magnifica occasione …
- Sì …
- Naturale …
- Solo il tempo di metterci d’accordo e scegliere il leader …
- Per quando vuole una risposta Doc?...
- Fate pure con comodo Siria, basta che non me la venga a portare a casa …
- Uuuuh … Beccata!
- Andate adesso e pensateci bene, questa potrebbe essere l’occasione di una vita per voi, ma se sbracate vi faccio cacciare da questa università …

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Nei giorni successivi Bauer fu progressivamente sempre più preso dall’elaborazione delle due strategie su cui sviluppare i possibili progetti da sottoporre alla commissione di esame del LOMIA.
Due giorni dopo la proposta Jim si presentò a casa di Bauer, per comunicargli che il gruppo ∆ΘΩ accettava l’incarico e che Jim stesso sarebbe stato a capo del gruppo come responsabile scientifico, mentre Petra e Siria si sarebbero occupata del reperimento e della gestione delle risorse umane.
Bauer passò a Jim le prime linee guida su cui cominciare a sviluppare possibili idee per il futuro progetto e i due si diedero appuntamento per il pomeriggio del giorno dopo, a fine lezioni, per avviare il lavoro di analisi preliminare.

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Il primo ad arrivare fu Bauer, come al solito, ma gli altri non tardarono a presentarsi, in compagnia di un paio di altri studenti già evidentemente selezionati presso altri gruppi.

- Vedo che ci siamo tutti e mi fa piacere che Greg e Nina si siano aggiunti, ora vediamo di darci da fare …
- Doc, visto che adesso formiamo una squadra, non crede che potremmo evitare le formalità?
- Sono d’accordo, ma limitatamente ai nostri incontri fuori orario, gradirei che durante le lezioni invece le cose rimanessero invariate …
- Ok, Rob, come vuoi procedere?
- Mettiamo giù tutte le idee suddivise fra piano A e piano B, in modo da poter ragionare su tutto quello che abbiamo … Poi formeremo due squadre per sviluppare parallelamente i due progetti.
- Io e gli altri del gruppo vorremmo proporre come idea di punta la ricerca di ammassi di galassie in allineamento multiplo nel tentativo di raggiungere la massima distanza di osservazione possibile e di conseguenza studiare il cosmo alle sue origini o comunque nel primo periodo osservabile …
- Bene, da parte mia aggiungo che dovremmo integrare questa vostra idea con la ricerca di ammassi leggermente sfasati, ma ancora in grado di interagire …
- A che scopo Doc? Ci hai sempre detto che l’allineamento deve essere perfetto …
- Normalmente deve essere così, ma noi vogliamo tentare qualcosa di speciale …
- E cioè? … Cos’hai in mente Rob?
- C’è una possibilità di sfruttare la deformazione spaziotemporale intorno alle lenti per individuare luce che proviene dal nostro stesso passato …
- Stai scherzando? … No, non sta scherzando … Sta dicendo sul serio … Questo è più matto di noi …
- E’ un’idea azzardata, ma non escluderei che possa funzionare. Tuttavia dobbiamo mascherarla abbastanza da non farci respingere il progetto, non so se mi spiego …
- E come no …
- Ma se accettate questa idea, ci sarà da lavorare parecchio per sviluppare il programma di simulazione che ci permetta di studiare i corretti allineamenti …
- E’ una sfida esaltante Doc …
- Ci sto anch’io Rob … E’ davvero una prospettiva esaltante, ve lo immaginate? …
- Poter studiare le origini del nostro sistema solare … Il nostro passato …
- Coraggio, al lavoro … Petra e Siria a voi il compito di trovare due dei migliori programmatori su piazza … Jim, tu svilupperai l’idea principale col tuo gruppo, mentre io cercherò di predisporre un solido piano B …

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Fine seconda parte

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Ogni mattina Bauer doveva comunque procedere con l’insegnamento ed anche il gruppo di lavoro si presentava con puntualità inusitata alle lezioni, pur essendo impegnato, a volte fino a tarda sera, nel nuovo progetto. L’entusiasmo di tutti per quella avventura, imprevista ed esaltante, sembrava aver maturato il loro carattere ed infuso in loro un diverso approccio, anche nelle ore di studio: c’erano troppe cose da fare per trovare la voglia e il tempo per perdersi nel genere di futilità che li aveva caratterizzati fino a poco tempo prima. Anche gli studenti non direttamente coinvolti nella ricerca, si erano in gran parte appassionati in quella sfida e Bauer contribuiva a stimolarli continuamente a partecipare con nuove idee e soluzioni pratiche alla gran quantità di piccole e grandi sfide, che giorno per giorno si andavano presentando. Le stesse lezioni ruotavano spesso sui temi che il gruppo di lavoro si trovava di fronte via, via.

- Oggi vorrei rivedere con voi la logica del sistema LOMIA, nel quale la nostra università ed alcuni di noi potremmo a breve trovarci direttamente coinvolti, con un nostro progetto di osservazioni. Vorrei sentire dalle vostre parole l’idea che vi siete fatta … Vediamo … Lei … Sì, Nina, dica pure …
- LOMIA è un progetto multinazionale e pluriennale, ormai quasi completamente dispiegato, dalle varie agenzie spaziali coinvolte. Negli anni scorsi sono stati messi in orbita terrestre equidistante tre telescopi della classe Hubble; in seguito due telescopi della stessa classe sono stati inviati in orbita intorno alla Luna, sempre in posizioni equidistanti. Nei giorni scorsi abbiamo assistito, infine, alla collocazione di un ultimo telescopio orbitante, sempre classe Hubble, nel punto di Lagrange L1 …
- Sospenda un attimo Nina … Chi mi spiega il significato di questa orbita di Lagrange? … Vediamo … Dica lei Greg …
- I punti di Lagrange sono cinque e si individuano per ogni corpo celeste in orbita intorno al Sole. Si tratta di aree in cui un satellite, naturale o artificiale, viene a trovarsi in equilibrio fra l’attrazione del Sole e della Terra, nel caso di specie; la dislocazione di questi punti li rende più o meno stabili. Il punto L1 del sistema Sole-Terra è uno dei più stabili e si trova ad un milione e mezzo di kilometri dalla Terra, in direzione della nostra stella …
- Bene Greg … Prego Nina, continui …
- Dicevamo, che a questo punto, in orbita, abbiamo un gruppo di sei telescopi, dislocati in vari punti dell’orbita terrestre, alcuni dei quali a distanze variabili, a causa della rivoluzione della Luna intorno alla Terra. Tutte le informazioni raccolte dai telescopi vengono inviate a terra e combinate interferometricamente in un unico segnale, composito, la cui risoluzione equivale a quelle di un telescopio con uno specchio del diametro paragonabile alla distanza massima fra i sei telescopi in orbita. Essendo tuttavia le distanze fra i telescopi variabili, possiamo ottenere immagini stereoscopiche e sfruttarle per misurare con precisione le distanze. Ovviamente questo sistema può essere utilizzato per l’osservazione diretta dello spazio profondo, ma anche per individuare nuove “lenti gravitazionali”, come quelle di cui ci ha recentemente parlato …
- Grazie Nina … Ed è proprio a questo punto che si inserisce il progetto che noi intendiamo sottoporre alla commissione del LOMIA, sperando che venga accettato …
- Dottor Bauer, cosa sperate di ottenere esattamente? …
- L’idea, mia e dei vostri colleghi, è quella di scovare direttamente il maggior numero di “lenti gravitazionali”, cioè di grandi ammassi di galassie, il cui occasionale allineamento possa essere sfruttato per ottenere l’effetto moltiplica del segnale, proveniente da zone ancora non esplorate del cosmo …
- Spera di osservare il momento del Big Bang …?
- … (risate generali) …
- Secondo Lei, perché i suoi colleghi se la ridono? …
- Scusi, dimenticavo … Effettivamente ciò sarebbe impossibile, a causa dell’”Era Oscura” del cosmo …
- Ci spieghi, prego, il concetto in questione …
- L’Era Oscura è un periodo che va dal Big Bang vero e proprio a circa 380.000 anni dopo, quando per la prima volta, la temperatura del plasma originario, nel cosmo in espansione e quindi in raffreddamento, scese abbastanza da permettere la formazione della materia e con essa la nascita dello spazio vuoto trasparente, in cui la luce potesse viaggiare liberamente. Quindi il primo momento che si possa osservare con un telescopio è quello successivo al cosiddetto “disaccoppiamento” tra la materia e la radiazione …
- Bene, cerchi di ricordarselo sempre … Altre osservazioni, Signori?...

La lezione continuò sulla stessa falsariga fino al termine, quando Bauer ed il gruppo di lavoro si diedero il solito appuntamento serale …

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Bauer sedeva al bar sorseggiando il suo caffè, quando si presentò una Siria sorridente …

- Mi posso sedere qui con te? …
- Ho altra scelta? …
- Perché ce l‘hai con me? …
- Non ci arrivi? …
- Che deve fare una ragazza per farsi notare da te? …
- Non ti saresti fatta notare abbastanza? …
- Allora non sono il tuo tipo? …
- Questa ti sembra una riunione di lavoro? …
- No, perché? …
- Non s’era detto, che le confidenze erano da circoscriversi a quei casi? …
- Ho trovato i programmatori che ci serviranno in caso di successo del progetto, va bene così? …
- Chi sono? …
- Elmer e Ron, cercano una tesi e sono considerati geniali nel loro ambiente, vuoi vederli? …
- Ok, fissiamo un appuntamento nei prossimi giorni … Potranno? …
- Ci penso io! … Non mi sono meritata almeno un invito a cena? …
- Devo rispondere? …

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Fine parte terza

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Qualche mese dopo arrivò la notizia che il progetto di Bauer era stato accettato e grande fu la gioia sia di Mercoff , che del gruppo dei ragazzi. Bauer volle festeggiare a cena con tutti loro, ma al termie di quell’incontro fu categorico nel ribadire più volte che quella sarebbe stata l’ultima occasione ludica e che da quel momento in poi tutti avrebbero dovuto mettere il massimo impegno ed ogni minuto del proprio tempo nella preparazione del loro progetto finale, in vista della fase operative delle osservazioni e relative elaborazioni della messe enorme di dati che ne sarebbe scaturita.
Ben presto la nuova squadra si mise al lavoro, con una accurata suddivisione dei compiti, per predisporre i piani di osservazione. Due gruppi indipendenti si sarebbero occupati della ricerca delle lenti gravitazionali lontane e dell’analisi ed elaborazione dei dati, mentre Bauer avrebbe supervisionato entrambi, concentrandosi, quando possibile, nella ricerca dei particolari allineamenti “retrogradi” di cui aveva proposto la ricerca. Bauer spiegò al gruppo che quel lavoro era a rischio di fallimento e quindi non avrebbe chiesto a chi doveva lavorare per la tesi di laurea di esserne coinvolto, almeno fino a che non vi fossero prospettive di un qualche successo … Tutti sembrarono comprendere la preoccupazione del docente, tranne Siria che insistette per affiancarlo fin dall’inizio in quel compito. Bauer dovette impegnare tutta la sua autorità per dissuaderla, ma non fu mai certo di esserci riuscito …
I due programmatori Elmer e Ron predisposero inizialmente tutto il materiale informatico standard reperibile sul mercato per le osservazioni tradizionali e ben presto si liberarono, per dedicarsi alla ben più complessa programmazione relativa alle osservazioni “retrograde” di Bauer. Si trattava, in quella prima fase, di lavorare su pure simulazioni di quelle che potevano essere le eventuali osservazioni reali.

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La festa per la prima coppia di ammassi allineati, che avevano consentito al gruppo di Bauer di individuare il più antico “quasar” mai osservato fino a quel momento fu chiamata, questa volta, da Mercoff in persona, a sue spese e nel suo ufficio. Egli volle congratularsi personalmente con ognuno dei componenti e non smetteva più di stringere mani e riempire bicchieri.
- Questo primo successo sarà già un eccezionale stimolo per i nostri finanziatori ad allargare i cordoni della borsa e di ciò vi sono grato. Ogni ulteriore successo su questa strada non potrà che migliorare questo risultato e le vostre prospettive di carriera … Viva! …
- Viva! …
- Viva! …
- Viva! …
- Abbiamo battuto il record del buon vecchio “High Zeta Quasar”, l’”IgrJ22517+2218”; ora dobbiamo scegliere una sigla per caratterizzare questa e tutte le nostre future scoperte, io propongo che i nostri oggetti siano denominati con il prefisso DTO, seguito, come al solito, dalla relativa posizione celeste …
- DTO, Dating The Optimum … Non male, Nina, ma bisogna vedere se chi non fa parte del gruppo originario è d’accordo … Che ne dite tutti? …
- Nessuna obiezione, da parte mia, il vostro lavoro è stato determinante per ottenere questo risultato.
- Grazie, Bauer … Che ne dite voi, ragazzi? …
- Ci sentiamo legittimamente come dei nuovi membri, per noi va bene …
- Anche per noi, come i nostri amici programmatori, siamo orgogliosi di essere membri onorari della nobile confraternita dei ∆ΘΩ! …
- E’ deciso! … E “DTO” sia! …
- Viva! …
- Viva! …
- Viva! …

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Alcuni mesi dopo, mentre i successi nella ricerca di nuove lenti gravitazionali multiple e relativi oggetti cosmici estremi si andavano accumulando, Bauer ed i suoi programmatori erano ancora a secco nella ricerca di un abbinamento di lenti adatto ad ottenere l’effetto “retrogrado” desiderato …

- Allora Elemer, come procede oggi? …
- Ciao Rob, Sono stato su tutta la notte ad elaborare alcuni dati che potrebbero fare al caso nostro, ma adesso non ce la faccio proprio più, tra poco dovrebbe arrivare Ron e gli sto lasciando le direttive per poter continuare l’analisi …
- Ci sono speranze?...
- Abbiamo individuato una possibile combinazione di alcuni ammassi di galassie che potrebbero fare al caso nostro, ma non siamo ancora in grado di correggere tutte le distorsioni che si accumulano. C’è bisogno di approfondire l’analisi perturbativa, ma io non ho più la mente lucida a questo punto per andare avanti …
- Ecco Ron …
- Qui hai le direttive su quello che ho già tentato e su quanto resta da fare, spero tu abbia più fortuna di me …
- Mi tieni compagnia, Rob? …
- Volentieri, dimmi cosa posso fare …
- Io lancerò le simulazioni sistematicamente, mentre tu farai dei salti in avanti … Potresti avere fortuna e trovare il jolly, che ci risparmia giorni di lavoro …
- Ok! Dammi la lista di parametri casuali da inserire …
- Aspetta! …
- Cosa? …
- Qui abbiamo qualcosa, Elmer doveva essere davvero stanco per non notarlo …
- Di che si tratta? …
- Cosa ti sembra questo? …
- Un sistema planetario, direi …
- Guarda i rapporti tra le dimensioni relative fra i pianeti in vista …
- Sono compatibili col nostro sistema solare … Dannazione! … Potrebbe essere il Sole! …
- Potrebbe … Non affrettiamo conclusioni, ancora … Meglio far girare l’applicazione nuovamente, per essere certi della correttezza di tutti i passaggi …
- Sarebbe una coincidenza altamente improbabile …
- Ecco che arriva la nuova elaborazione …
- Abbiamo solo questa? …
- Adesso arrivano le altre, abbiamo una campionatura a distanza di un mese … Dovrebbe darci la conferma …
- E’ indiscutibile! … Si tratta del nostro sistema … In questa immagine si evidenziano gli anelli di Saturno … E’ incredibile! …
- Fatico a crederci, Rob … Come è possibile? … Fammi capire …
- Abbiamo ottenuto un allineamento particolare di gigantesche lenti gravitazionali, che, nel loro complesso, provocano una curvatura dello spazio-tempo di tale portata da ripiegare la luce in direzione del nostro Sole. La luce che così fotografiamo proviene dalla nostra stessa direzione, ma dopo aver percorso enormi distanze cosmiche, come dire … In cerchio! … La luce che vediamo è quella che proviene dal nostro passato … Non so dirti quale, potrebbe essere secoli o millenni fa … Per poterlo precisare, dovremmo poter osservare la Terra più da vicino, ma temo che non sia possibile …
- Non è detto, questa è solo l’elaborazione dell’immagine principale, può esserci qualche immagine multipla con ingrandimenti maggiori … Ci vorrà del tempo per individuarle …
- Ci servono altre riprese, chiederò ai ragazzi di dedicare nei prossimi giorni un tempo maggiore di osservazione su questa configurazione …
- Ottima idea! Io mi concentro sull’analisi più approfondita di questi dati, tu cerca di fare il possibile per fornirmi nuovo materiale …

Bauer riunì il gruppo in vista della successiva sessione di osservazioni col complesso LOMIA, consigliando di concentrare tutto il tempo disponibile sull’osservazione della nuova lente “retrograda”. Tutti furono entusiasti della novità e fissarono una tabella di turni per sfruttare a pieno l’ormai vicino appuntamento.

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Durante la successiva finestra osservazionale col LOMIA, l’accurata tabella predisposta dalla squadra di Bauer produsse un regolare e costante flusso di dati, che Ron, Elmer e Bauer stesso alimentavano nel sistema informatico per l’elaborazione delle immagini. Il sistema forniva regolarmente una sempre migliore correzione delle aberrazioni e, nello stesso tempo, consentiva ai due programmatori di affinare il loro software, sia per la parte relativa alla qualità dell’immagine, sia per la ricerca di nuove immagini multiple, che potevano essere sfuggite alle prime verifiche: quanti più erano i dati di paragone sfalsati nel tempo e nella prospettiva spaziale, tanto più l’elaborazione informatica poteva distinguere gli oggetti “reali”, dalle immagini multiple degli “oggetti dal passato” che, in mezzo ad essi, apparivano proiettate … Una volta separate queste “immagini” dal contesto dell’universo “presente”, si poteva procedere alla correzione delle aberrazioni, applicando il più adatto programma di elaborazione. Si trattava di un lavoro estenuante ed estremamente specialistico, a cui, per la gran parte, solo i due programmatori erano in grado di dedicarsi, sebbene ricevessero tutto il supporto possibile da Bauer, che ormai era entrato, per quanto possibile, nei meccanismi del sofisticatissimo linguaggio di programmazione …

- Bauer …
- Cosa? … Cosa c’è Elmer? …
- Guarda qui …
- La vedi questa? …
- E’ un po’ vaga …
- Questa è solo una parte della più complessa elaborazione di un’immagine del nostro pianeta …
- Com’è possibile? …
- Abbiamo beccato il flusso di luce che passa per il centro di una delle galassie dell’ammasso e che, molto probabilmente, viene amplificato passando a filo del colossale buco nero che si trova nel suo centro …
- Alla faccia della fortuna! … Non lo avrei mai creduto possibile, ma evidentemente con l’aumentare delle osservazioni, prima o poi doveva succedere … E’ successo “prima”, ecco la nostra fortuna … Concordo con te Elmer, deve trattarsi di una immagine amplificata da una massa particolarmente concentrata, in una delle lenti …
- Immagina se questa stessa immagine potesse incontrare più volte la stessa “circostanza” …
- Impossibile …
- Non è detto, ma intanto godiamoci quel che abbiamo … Cosa ti sembra questo? …
- Io vedo solo nuvole, che pure è un bel vedere … Ma …
- Questo dettaglio, non ti ricorda niente … E considera la posizione rispetto alla sfera terrestre …
- E’ … E’ certo un pezzo dell’Australia … Benenedetto il mio Elmer! … E’ la dannata "terra di sotto"! … Abbiamo fatto centro! … Uuuueeeh! …
- Puoi dirlo forte Bauer! … In questo momento credo proprio di capire cosa provò Colombo, quando il suo marinaio gridò: “Terra! Terra!” …
- Niente di più giusto, Elemer … Niente di più giusto, brutto geniaccio, che non sei altro!! …
- … …
- … … … Che state festeggiando, voi due? … …

Proprio in quel momento, Siria e Ron erano entrati nella stanza e, con grande curiosità, osservavano i due uomini abbracciati, che salterellavano, come due scolaretti, in giro per la stanza, pazzi di gioia e di allegria …

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Fine parte quarta

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Qualche tempo più tardi, dopo che i due ebbero gli aggiornamenti del caso, qualcuno si incaricò di andare a prendere dello spumante e qualcun altro contattò il resto della squadra per organizzare i festeggiamenti, senza tuttavia alterare la tabella di marcia delle osservazioni …
Bisognava comunque andare avanti, per non lasciare che il flusso di dati si accumulasse a dismisura e Bauer, forse inopportunamente, si rivolse a Siria chiedendole di procurare qualcuno in grado di estrapolare l’epoca della terra a cui le fotografie si riferivano, partendo dai riferimenti geografici, col calcolo della tettonica a placche … Ma con sua sorpresa Siria si alzò di scatto, farfugliando qualcosa e andò via …
Bauer restò perplesso per un po’ e poi si rivolse con aria interdetta a Elmer, il quale scuoteva la testa sconsolato e non sembrava volerne parlare …

- Che succede Elmer? …
- Se non lo sai tu …
- Qui stiamo lavorando … O mi sbaglio? … Che sono queste manifestazioni, tanto infantili, quanto inaspettate?
- Solo per te, sono inaspettate … In quanto a infantili … Non saprei …
- Cosa sarebbe, una critica? … Non sto capendo nulla! Mi pare che dovremmo essere tutti soddisfatti e felici per i risultati ottenuti … Cos’è che mi sfugge? …
- Per te e per me, in un modo o nell’altro, questo lavoro ha la priorità ed è sicuramente al di sopra di tutto il resto, ma non per lei, tu questo dovresti saperlo … Lei ha fatto tutto con un’idea fissa in testa e … Non è quello che si aspettava da te … E’ rimasta delusa … Tutto qui … E’ capace che torna con la persone che ci serve … E magari gli sarà già passata …
- E’ proprio una fissa … Mi spiace, ma io non mi faccio mettere con le spalle al muro, mi pare di essere stato chiaro e onesto, la ragazza deve farsene un ragione …
- Sì, sì …
- Che vuol dire quel tono di voce? …
- Non sono affari miei …
- Ma intanto li sai …
- Si è sfogata con me, non potevo mica mettergli un tappo in bocca! … In fondo vorrebbe solo qualche attenzione …
- No! Non si accontenterebbe … E le cose andrebbero sempre peggio …
- Se lo dici tu …
- Questo genere di cose, non è roba per me … Io ho le mie priorità. Lei sarebbe sempre in secondo piano e starebbe peggio che adesso, lo capisci di che parlo? …
- Sì, immagino di sì … Ma forse la stai sottovalutando, comunque non sono affari miei …
- Questo l’hai già detto! … Vedi di sputare il rospo, cosa ti ha detto di dirmi? …
- No senti, io non voglio mettermi in mezzo, sono affari vostri …
- Che ti ha detto? …
- Beh … Ha detto che tu ti preoccupi troppo per lei, che nessuno ti ha chiesto di farle da balia e che, essendo adulta e vaccinata, sa benissimo che la storia potrebbe non funzionare. Non sarebbe la prima volta né per te, né per lei … Quindi … Sì, insomma, pensa di avere diritto alla sua occasione e che tu gliela stai negando, solo perché …
- Solo perché … Perché cosa? …
- No, questo fattelo dire da lei, io mi sono rifiutato con lei di farlo … Non vedo perché dovrei …
- Elmer …
- … Per pura stronzaggine … Ecco, ma non prendertela con me, sono parole sue, non mie …
- Così, sarei uno stronzo? … Così non dovrei preoccuparmi per lei e spassarmela, spensieratamente?...
- Male che fosse andata, ti saresti beccato lo stesso titolo …
- Non se ne esce …
- Non me ne parlare …

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Ron tornò poco dopo con lo spumante e trovò Elmer e Bauer intenti ad esaminare una serie di nuove elaborazioni, questa volta si trattava delle lastre relative alle osservazioni all’infrarosso, che venivano sovrapposte alle corrispondenti fotografie sulle frequenze del visibile …
I tre iniziarono un fitto scambio di opinioni e si suddivisero una serie di immagini per analizzarle accuratamente … Il tempo trascorse senza che se ne rendessero minimamente conto …
Furono interrotti da una chiamata che li avvisava di attivare la teleconferenza, per confrontarsi con uno geologo specialista nelle misurazioni intercontinentali. Era Siria che aveva procurato quell’incontro, ma non vi partecipò …
Al termine della conferenza, fu concordato di mandare il materiale fotografico per una verifica approfondita, ma ad una prima valutazione egli fu in grado di sbilanciarsi parzialmente affermando che le immagini, fin lì osservate, mostravano una Terra apparentemente nella sua Era Neozoica e, probabilmente, nella sua fase di transito verso il Pleistocène: un periodo inquadrabile intorno ai due milioni di anni fa, ma per indicare un dato più preciso, si riservava ulteriori approfondimenti.
Fu solo a quel punto che Bauer e gli altri, si resero conto di aver passato la notte a lavorare e decisero di prendersi qualche ora di riposo.
Elemer prese per un attimo da parte Bauer mentre si avviavano in strada …

- Ti consiglio di chiamare Siria e ringraziarla, che ti costa? … Dille qualcosa di gentile, magari portala fuori …
- Grazie del consiglio … Posso andare adesso? …
- Scusa …
- Ok, vedrò di farmi sentire e di rimediare in qualche modo … Accidenti a me! …
- Ciao …
- Ci si vede …

Bauer si era improvvisamente reso conto di essere spossato, ma si convinse che prima di riposare avrebbe fatto meglio a chiarire le cose con Siria; decise quindi di chiamarla ed i due si chiarirono, finendo per fissare la tanto sospirata cena a due, per quel fine settimana.

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Non fu facile riposare per Bauer, pur essendosi liberato delle incomprensioni con Siria, c’era ancora qualcosa che gli frullava in testa, impedendogli di piombare in quell’oblio totale, che così ardentemente desiderava … Si girò e si rigirò nel letto, apparentemente senza mai prendere sonno. Ogni tanto credeva di aver afferrato un concetto preciso per elaborarlo nei minimi dettagli, ma poi tutto si annebbiava … Ebbe questo genere di sensazione varie volte ed ogni volta tutto si dissolveva …
Il richiamo del telefono, ripetuto e fastidioso, finì per svegliarlo e, dopo aver inciampato in tutto quello in cui era possibile inciampare, riuscì a raggiungere il telefono e a premere il tasto sbagliato facendo cadere la comunicazione …
Poco dopo fu richiamato e, siccome nel frattempo si era preparato, riuscì a rispondere …

- Che c’è … Non ho ancora chiuso occhio …
- Oggi è sabato, che hai fatto nel frattempo? …
- Come sabato? …
- Cerca di orientarti e poi vieni qui, Bauer … Ci sono importanti novità …
- Ok, faccio una doccia e sono da voi … Dannazione, sabato! Ho rischiato di mancare all’appuntamento con Siria, pensa che guaio …
- Lei è qui, vai tranquillo! …

Fatta la sua toilette ed un po’ di colazione, Bauer si avviò verso il campus, con ancora in testa, quel qualcosa che continuava ad assillarlo, ma non si lasciava inquadrare …
Quando arrivò nello studio, vi trovò una grande agitazione, oltre ad Elmer e Ron, c’erano Siria e Jim, che aveva portato del materiale fresco, espressamente richiestogli da Elmer …

- Che mi sono perso, Signori? …
- Abbiamo una analisi comparativa di alcuni dati compositi nel visibile e nell’infrarosso, dislocati nel tempo … Mentre non c’eri ci sono venute un paio di idee, ma ci servivi tu per andare avanti, ti abbiamo chiamato, ma non rispondevi … Così abbiamo chiesto aiuto a Jim ed anche a Siria … Alla fine siamo riusciti a mettere insieme una specie di campionario riepilogativo che adesso ti illustro …
- Mi compiaccio per lo spirito di iniziativa …
- Ok. Guarda questo collage fotografico … Si tratta di una zona dell’africa centrale, qui; da questa’altra parte una zona leggermente più a nord e così via in questi altri riquadri … Qui e qui …
- Ma non si vede nulla di speciale, se non il fatto che è Africa e risale a due milioni di anni fa …
- Aspetta! Questo è il piano base, il terreno … Ora andrò a sovrapporre alla foto queste stampe su traslucido … Cominciamo dalla prima …
- Cosa rappresenta?
- Si tratta di analisi all’infrarosso opportunamente filtrate e corrette, ogni traslucido che andrò a sovrapporre appartiene ad un momento diverso a distanze variabili … Note le macchie rosse in vari punti e la macchia bianca qui in alto …
- E’ una rappresentazione a falsi colori …
- Esatto, rappresentano temperature crescenti man, mano che si va dal rosso al bianco …
- Quindi possiamo dire che questa macchia bianca indica un possibile incendio? …
- Esattamente … Se sovrapponiamo questi altri lucidi, possiamo notare come si propaghi per poi estinguersi, lasciando tracce di un colore più scuro per poi, a terreno raffreddato, sparire del tutto …
- Quindi abbiamo la possibilità di rilevare differenze di temperatura sulla superficie della Terra e questo dove ci porta?...
- Ora passiamo alle macchie più scure e deboli, ripartendo dal primo lucido. Concentrati su questo gruppetto folto di piccole macchie … Ora calo in sequenza gli altri lucidi e …
- Accidenti! … Si spostano … No mi dire che sono animali … Non ci crederei …
- Sono un branco di una qualche specie a sangue caldo, ovviamente …
- Anche gli altri gruppi? …
- Abbiamo raccolto alcuni esempi presi da varie foto, per evidenziare che non ci possono essere dubbi. Si tratta di specie a sangue caldo che vivono in branchi più o meno numerosi …
- E’ stupefacente, avete fatto un lavoro egregio …
- Aspetta, non è ancora finita …
- Vai avanti …
- Qui in fondo … Nota questo gruppetto sparso, con puntini molto tenui … Osserva come rimagono dispersi e poi, in questa, invece, sono riuniti …
- Di cosa pensate si tratti? …
- Primati …
- Vuoi dire scimmie …
- Non sappiamo per certo, in questo periodo, potremmo avere già gli ominidi del genere “Homo Ergaster “ … Ma esistono altre possibilità …
- Di che stai parlando Elmer? … Mi pare che la nostra genealogia sia abbastanza definita … E comunque, parallelamente, siamo stati accompagnati delle scimmie fino al giorno d’oggi …
- Siria, vuoi dirglielo tu? …
- Che c’entra Siria, con tutto il rispetto …
- Ci ha guidati lei fin qui …
- E’ una storia lunga Bauer, meglio che Elmer ti faccia prima vedere tutto il materiale …
- Non capisco tutto questo girare intorno … Cos’hai ancora lì? …
- Mentre Ron elaborava questo materiale io ho avuto un colpo di fortuna Rob …
- Cioè …
- Stavo continuando l’analisi delle lenti alla ricerca di altre immagini “fortunate”, frutto di passaggi vicino ad addensamenti di materia o grossi buchi neri, quando mi sono imbattuto in una “caustica” …
- Nientedimeno …
- Ho contattato il gruppo di Jim perché riposizionasse subito il complesso nella stessa configurazione, senza più perdere l’allineamento …
- E? …
- Jim e gli altri hanno ottenuto una quantità di dati relativi a gruppi come questo, lungo una linea ideale che attraversa l’africa verso l’Asia …
- Come vi è venuta questa idea in particolare …?
- Tu non c’eri, noi due siamo dei programmatori e … C’era solo Siria a poterci dare indicazioni …
- E tu Siria, come hai avuto questa idea? …
- Prima fategli vedere cosa abbiamo trovato …
- Ecco Rob, questa è una delle tante foto che abbiamo raccolto, lungo l’asse geografico di cui si diceva … Puoi notare come queste immagini siano enormemente più dettagliate, infatti le abbiamo ottenute grazie all’ingrandimento aggiuntivo prodotto dalla nostra “caustica” …
- Che tipo di incremento ha prodotto? …
- Nell’ordine del 40% … Guarda questi gruppi di ominidi, o quel che siano, noterai che adesso la rappresentazione termica è molto più precisa e si riesce a capire che vi è in corso una qualche attività sociale, una danza, o forse una lotta … Poi, improvvisamente, passando a questi altri lucidi si direbbe che sul terreno rimangano delle vittime … E’ stato a questo punto che ho chiesto Jim di fare un altro tentativo nel visibile sfruttando al massimo il nuovo ingrandimento … Ecco il risultato …
- Questa è la stessa situazione di prima, ma in luce visibile e si notano delle figure che sovrastano quelli che sembrano cadaveri della stessa specie …
- Noterai che … Qualcuno è mancante di alcune parti …
- Sono cannibali … Scimmie, ovvero ominidi cannibali …
- Abbiamo seguito questa linea fino all’Asia e trovato diversi casi di questo apparente rituale antropofago …
- Non possiamo affermare che siano ominidi, può trattarsi di circostanze occasionali, legate a carestie o altro …
- Siria, vuoi parlare adesso? …
- Va bene Elmer … Io, tempo fa, ho partecipato ad uno stage in Italia. Abitavo presso una mia cara amica la cui famiglia si era da poco trasferita nella città di Como. Fu lei a raccontarmi i fatti che si erano verificati diversi anni prima e che avevano, in modo drammatico, coinvolto la loro famiglia …
- Non stiamo divagando un po’ …
- Arrivo subito al punto … Come dicevo, il nonno della mia amica era un certo Omar Kin Master …
- Credo di aver già sentito questo nome …
- E’ stato famoso per un breve periodo negli anni settanta del secolo scorso … Questo signore scrisse e pubblicò un libro di un certo successo, nel quale esponeva una teoria ardita sulle origini dell’uomo e si riprometteva di presentare ulteriori e definitive prove di quanto affermava in una successiva pubblicazione, che in realtà non vide mai la luce … Infatti pochi anni dopo, una delle sue figlie venne rapita in circostanze misteriose ed in seguito liberata sana e salva … Ma il secondo volume in conseguenza non vide mai la luce …
- Qual è i titolo del primo volume e di cosa tratta? …
- Il titolo è “L’inizio era la fine” o qualcosa del genere … Il suo contenuto è assai articolato e descrive molti aspetti dell’evoluzione umana, secondo una prospettiva diversa da quella corrente, almeno per quel che riguarda la specie “Homo” …
- Hai potuto leggerlo? …
- Sì ed ho anche visto alcune interviste registrate con Master, la mia amica mi ha anche mostrato del materiale inedito di suo nonno … Io, all’epoca, sono rimasta molto turbata, ma col tempo avevo finito per dimenticare tutta la faccenda, finché ho visto questo materiale e loro mi hanno detto che il periodo in questione era quello di cui in effetti si parlava nel libro … Allora ho collegato le cose ed ho proposto di seguire l’ipotesi vagheggiata nel libro …
- Puoi darcene un’idea? …
- Il libro sostiene che la nostra specie non si è evoluta in modo naturale … Per meglio dire, lo ha fatto fino a circa due milioni di anni fa, ma poi qualcosa è successo che ha spinto alcuni ceppi in Africa ed in Asia a praticare forme di cannibalismo sempre più spinte, fino a trasformarsi in pratiche abituali e specializzate …
- Cosa intendi per specializzate? …
- Secondo il libro, inizialmente, il cannibalismo fu occasionale e legato a necessità contingenti, ma alcuni gruppi di scimmie scoprirono di ricavarne benefici che non si avevano con gli altri alimenti … Il principale di questi benefici sarebbe l’accresciuto desiderio sessuale e quindi un notevole vantaggio riproduttivo. In seguito emersero altri vantaggi … Secondo Master fino a quel momento l’evoluzione cosiddetta “naturale” aveva prodotto ominidi dalla capacità cranica tra i 400 e di 500 centimetri cubici con le relative capacità intellettive … Nel corso dei venti milioni di anni successivi la capacità cranica crebbe ad un ritmo del 5%, ma fra le specie cannibali che ad un certo punto si specializzarono nell’assunzione come cibo del cervello di altre scimmie si verifico un fenomeno straordinario … Queste specie antropofaghe, nel giro di un solo milione di anni, incrementarono il volume del loro cranio, del loro cervello e della loro intelligenze del 400%, passando da 400 cmq a 1600 cmq! Un fatto unico nella storia biologica del pianeta … Questo in estrema sintesi è il nocciolo della tesi di Masters, ma c’è molto di più … Per esempio il fatto che le scimmie africane hanno tredici costole, mente quelle asiatiche ne hanno dodici … Una costola in meno! Non vi fa venire in mente niente? …
- La Genesi … Ma è tutto piuttosto incredibile … Non so nemmeno se questo sia il termine corretto … Tuttavia il materiale che abbiamo di fronte e che pure è inconfutabile, non sembra vero …
- Bauer, io adesso sono stanca, se non ti dispiace, me ne vado a casa, rimandiamo il nostro appuntamento, scusami …
- Permettimi di accompagnarti …
- Se ti va …
- Ok, gente. Mi pare che abbiamo fatto anche troppo, meglio prenderci una pausa di riflessione … Stacchiamo per il fine settimana e lunedì cercheremo di coinvolgere gli specialisti che potranno interpretare il materiale meglio di noi … Se non sbaglio Jim, con questa settimana si chiude il nostro progetto al LOMIA …
- Sì, Rob, c’è ancora domani e poi si chiude … Chissà se questi risultati faranno cambiare idea a qualcuno …
- … (risate di tutti) …
- Andiamo Siria … Buon fine settimana a tutti …
- Altrettanto Rob …
- Ciao …
- Ciao …

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Siria e Bauer fecero un lungo pezzo di strada a piedi senza pronunciare una parola … Ad un certo punto ci fu un improvviso scroscio di pioggia, un lampo, seguito a breve distanza da un forte boato di tuono, che fece vibrare i vetri tutto intorno e persino i muri … Siria trasalì ed ebbe un sussulto, perdendo l’equilibrio e appoggiandosi a Bauer per non cadere … Rob l’aiutò a risalire sui tacchi e quando Siria rialzò lo sguardo egli ebbe l’impressione di vedere una persona diversa … Ci dovette pensare un po’ per capire in cosa fosse diverso quello sguardo, ma in breve si rese conto che era abituato a vederla sempre sorridente e allegra, mentre in quel momento non lo era … Non avrebbe saputo dire se fosse triste, ma sentì quello sguardo come una richiesta, una silenziosa richiesta …



... L’inizio era la fine …



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