Che cosa può voler dire quando in giro per le
varie testate mediatiche si possono leggere articoli in cui si delineino questioni come quelle qui di seguito:
- Aziende che utilizzano dei robot per assemblare i propri prodotti destinati normalmente al bricolage casalingo?
- Le stesse aziende dopo aver riscontrato il
successo di queste presunte dimostrazioni pensano di “assumere” regolarmente tali robot?
- Si pretende di discutere seriamente l’introduzione
di leggi per equiparare i lavoratori umani e quelli robotici.
E potremmo proseguire su tale falsariga a
piacere …
Non c’è nulla di nascosto, i segnali sono
chiari per chi li voglia vedere …
In una società in cui tutto ha valore solo in
termini utilitaristici, nulla ha più alcun valore. L’umanità non è più la
ragione dietro al mito del progresso, ora lo sono delle entità astratte note
solo ai pochi (illusi) manipolatori di turno … Non diversamente da come sia
sempre stato, ma forse per l’ultima volta …
Quale può essere il senso di equiparare i
robot (droni, computer, o quel che ti pare) agli umani? ... se non il fatto che
non si è mai avuto in alcuna considerazione l’umanità ma solo l’interesse a
rimanere in comando, a rimanere fra il privilegiati, a gestire il potere
globale …?
La mia personale risposta è che tutto si
riconduce al “mito del progresso”: la
carota appesa davanti al muso dell’asino che tira il carretto.
E l’asino in questione siamo tutti noi. Il “progresso”
non esiste mai … è sempre di là da venire … è come il paradiso … è come il piccolo
tesoretto da lasciare ai figli … è come ogni promessa di marinaio … aspetta e
spera …
Mai come in questo caso vale il detto
popolare: “Chi vive sperando, muore cagando!”
Ora, per non concludere in tristezza, ci
vorrebbe una nota allegra, una nota di … SPERANZA.
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(Image credit: publicly available)
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PS. Ecco una considerazione aggiuntiva,
conseguenza di un recente dibattito pubblico.
Se si arriva al punto (come si è fatto recentemente
in qualche importante dibattito universitario) di chiedersi se esista qualcosa che la AI (Intelligenza Artificiale) non possa fare meglio di noi … Occorre prendere in considerazione seriamente anche un
altro tipo di quesito:
C’è qualcosa che noi possiamo fare e che una
macchina-AI considererebbe abbastanza utile per sé da permetterci di continuare
ad esistere ?! ...
Se tali “macchine-pensanti” dovessero
ereditare dai loro creatori anche i criteri di valutazione ... sorgerebbe spontaneo il pensiero, che esse potrebbero trovare per noi una qualche nicchia apposita, magari accanto agli allevamenti
di polli, a quelli di maiali e di bovini, alle serre intensive, agli zoo e via
dicendo … ma se fossimo fortunati ci sarebbe anche la possibilità di affiancare
i fortunati animali da compagnia con tutti i loro privilegi … chissà …
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